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Diritto di asilo,
regolamento Dublino e apolidia

Ci occupiamo del contenzioso di fronte ai Tribunale civili ed amministrativi per il riconoscimento del diritto di asilo e per il riconoscimento dello status di apolide. Presentiamo ricorsi avverso le prassi illegittime della questura che limitano l'accesso ed il godimento del diritto di asilo dei richiedenti asilo.
Nell'ambito della procedura di asilo, presentiamo ricorsi avverso i decreti di trasferimento in altri paesi europei dei richiedenti asilo emessi ai sensi del Regolamento Dublino.

Nomadi digitali e lavoratori da remoto

Nomadi digitali

La Cassazione solleva una importante questione di legittimità costituzionale sul trattenimento a catena del richiedente asilo

09/2025

La Cassazione solleva una questione di legittimità costituzionale sul trattenimento a catena del richiedente asilo (art. 6 co. 2 bis d.lgs 142/2015) introdotto nel marzo del 2025 con decreto legge dal governo italiano e in cui per la prima volta si stabilisce la possibilità che un cittadino straniero possa essere privato della sua libertà personale senza neppure un atto della pubblica amministrazione ma semplicemente in attesa che il questore decida se emanare o meno un nuovo ordine di trattenimento in un Centro per il Rimpatrio dopo che il primo ordine del questore è stato annullato dalle autorità giudiziarie.

Rinnovo Protezione Speciale pre Piantedosi II (Dl 20/2023)

04/2025

In un caso di richiesta di rinnovo di un permesso per protezione speciale (presentata prima dell'entrata in vigore del d.l. 20/2023) riconosciuta in virtù di obblighi costituzionali ed internazionali (diritto alla salute e protezione delle persone con disabilità), il Tribunale di Roma ordina il rilascio di un permesso di soggiorno di durata biennale, rinnovabile e convertibile poichè ritiene non applicabile la nuova disciplina in tema di tutela della vita privata (che prevede un solo rinnovo per un permesso di un anno) che dovrà applicarsi ai soli casi in cui non si ravvisano altri obblighi internazionali come invece nel caso specifico.

Diritto di asilo a chi ha un altro permesso

06/2025

Il Giudice ribadisce che lo status di protezione internazionale può e deve essere accertato indipendentemente dalla titolarità di un altro permesso, poiché si tratta di istituti diversi e autonomi: il permesso nazionale (come quello per protezione speciale) non può surrogare né comprimere l’accesso alle garanzie sovranazionali riconosciute dal diritto UE e dalla Convenzione di Ginevra. Il Tribunale ordina quindi di istruire la pratica di riconoscimento in possesso del titolo già posseduto. Il precedente è utile in molti casi: le donne che hanno ottenuto un permesso perchè vittime di violenza o di tratta oppure le vittime di sfruttamento lavorativo che in questo modo non devo rinunciare al loro titolo di soggiorno per chiedere ed ottenere la protezione internazionale.

Visto umanitario per persona respinta da mercantile in Libia (Vos Triton)

03/2025

Il Tribunale di Roma ordina il rilascio di un visto per consentire l'arrivo in Italia ai fini della presentazione della domanda di asilo ad un cittadino sudanese che nel 2021, dopo essere stato soccorso dal mercantile Vos Triton (bandiera di Gibilterra), era stato trasferito forzatamente su una motovedetta libica e riportato in Libia, riconoscendo la responsabilità delle autorità italiane per un respingimento avvenuto in acque internazionali ad opera di due navi straniere sulla base del supporto costante (o coordinamento di fatto) fornito da MRCC Roma nel corso delle operazioni (cd. respingimento delegato in mare).

Protezione Speciale povertà Bangladesh

06/2025

Il Tribunale di Roma ha riconosciuto protezione al ricorrente per il rischio di povertà inemendabile in caso di rimpatrio in Bangladesh. Il giudice ha evidenziato che il ricorrente si sta integrando nel territorio italiano, ricostruendo la propria esistenza, e un eventuale rimpatrio costituirebbe uno sconvolgimento radicale della sua vita privata. Il Bangladesh presenta criticità socio-economiche significative, con diffusa povertà, e la famiglia del ricorrente versa in condizioni di indigenza. Il rimpatrio violerebbe il diritto alla vita privata e causerebbe un grave deterioramento delle condizioni di vita sue e della famiglia.

Il Tribunale di Roma accoglie il ricorso contro il fermo di Sea-Watch 5 a Civitavecchia

02/2025

In relazione alle attività di soccorso in mare da parte delle navi delle ONG, il tribunale ribadisce il principio secondo cui l’onere della prova circa la condotta contestata incombe sull’amministrazione che emette la sanzione.

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