Permesso di soggiorno e
visto di ingresso
Presentiamo ricorsi all' autorità giurisdizionale avverso i rigetti delle richieste di viste presentate presso le ambasciata italiane all'estero ed in particolare i visti per studio, ricongiungimento familiare, motivi umanitari, familiari di cittadini italiani, residenza elettiva. inoltre Ci occupiamo dei ricorsi al tribunale civile e al tar avverso i rigetti di conversione e rinnovo del permesso di soggiorno in particolare per motivi di lavoro e studio.
Ricongiungimento con altri figli nel paese di origine
01/2024
Il tribunale di roma si pronuncia nel caso di ricongiungimento di cittadina pakistanza rifugiata con entrambi i genitori infrasessantacinquenni. Oltre lei, i genitori hanno altri 3 figli, di cui due residenti in altri stati e uno residente in Pakistan, ma studente universitario e quindi non autosufficiente e in grado di provvedere ai genitori. Il giudice quindi dice "Il Sig. --, data ancora la sua giovane età (oggi ventiquattro anni), il suo necessario impegno nel completamento degli studi e la sua non autosufficienza economica, non è in grado di prendersi cura dei bisogni specifici dei propri genitori. Il Sig. -- non è pertanto individuabile come familiare adeguato a garantire il sostegno economico di cui necessitano i coniugi -- e prestare loro assistenza, anche sanitaria. La sua presenza nel Paese di origine della ricorrente non è quindi ostativa al ricongiungimento. Infatti, secondo la giurisprudenza di legittimità, la presenza di un figlio nel Paese di origine non impedisce ricongiungimento familiare qualora questi non sia in grado di provvedere al sostentamento dei genitori al di sotto dei 65 anni (Cass. n° 20127/21)"
Il tribunale di Roma ammetta la procura a distanza e ordina l’ingresso per motivi umanitari art. 25 cod. visti
06/2023
Il tribunale di Roma affronta il caso particolare di un cittadino afghano e della sua famiglia strettamente legati all’Italia i quali non erano riusciti a partire con i programmi di evacuazione.
Il Tribunale ha preso atto del fatto che la signora si trovi in questo momento “in condizioni così particolari da escludere ogni possibilità di rilasciare la procura nelle forme ordinarie” e ha ritenuto che tale particolarissima situazione fosse idonea a giustificare una deroga alle stesse regole ordinarie autorizzando il rilascio della procura online salva successiva ratifica.
Ricongiungimento familiare ascendente infrasessantacinquenne
12/2023
Il tribunale di Roma sui requisiti per il ricongiungimento familiare ha precisato sulla vivenza a carico che sono sufficienti i versamenti fatti dal figlio anche alla luce del costo della vita in Kenya, mentre sull'assenza di altri figli la signora aveva prodotto una dichiarazione resa alla presenza di due testimoni davanti alla Corte distrettuale in Somalia. La giudice ritiene che "Deve ritenersi in particolare che il ricorrente e sua madre non avrebbero avuto altro modo di provare tale circostanza, a causa della difficoltà di reperire documenti anagrafici o di altro tipo, innanzitutto dovuta alla situazione di instabilità, insicurezza e mancanza di solide istituzioni centrali che caratterizza il Paese d’origine"
Ordinato il reingresso di un cittadino tunisino richiedente asilo
06/2023
Il tribunale civile di Roma ha ordinato l'ingresso di un cittadino tunisino il quale era stato rimpatriato mentre aveva manifestato la volontà di richiedere asilo senza che la stessa fosse stata esaminata.
Questa decisione dichiara il diritto ad accedere al territorio da parte di coloro che pure avendo il diritto a farvi accesso o a rimanervi per presentare la domanda di asilo sono diventate illegittimamente vittime di un respingimento o di una espulsione.
Ricongiungimento familiare - altri documenti
12/2023
Il Tribunale Civile di Roma ordina il rilascio del visto per ricongiungimento familiare di titolare di sussidiaria con la madre con meno di 65 anni cittadina somala ma residente in Kenya. In questo caso l'ambasciata aveva rigettato sia per l'assenza delle prove della condizione di familiare a carico sia perché non era stata dimostrata l'assenza di altri figli nel Paese di origine (con i quali la signora aveva da anni perso i contatti dopo aver lasciato la Somalia e non sapeva neanche se fossero ancora vivi).
Sulla vivenza a carico vengono considerati sufficienti i versamenti fatti dal figlio anche alla luce del costo della vita in Kenya. Sull'assenza di altri figli la signora aveva prodotto una dichiarazione resa alla presenza di due testimoni davanti alla Corte distrettuale in Somalia.
Riconosciuto il diritto a fare ingresso in Italia per presentare la domanda di asilo
06/2023
Il tribunale di Roma ha ritenuto che nel caso di un respingimento di persone che erano a bordo di una nave italiana verso la Libia sia possibile configurare il diritto all’ingresso in base all’art. 10 c. 3 Cost che rimane la norma di riferimento per autorizzare il cittadino straniero ad entrare sul territorio italiano e fare domanda di asilo, lasciando poi alla PA la discrezionalità di individuare lo strumento più adatto, che ad esempio in questo caso potrebbe essere il visto umanitario