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Antidiscriminazione
accesso ai diritti

Gli atti compiuti dalle pubbliche amministrazioni, i loro comportamenti o provvedimenti possono causare discriminazioni, ghettizzazioni, o trattamenti sfavorevoli o ineguali e, contro di essi, oltre a vari strumenti di advocacy, si può ricorrere al Tribunale civile, il quale può accertare il carattere discriminatorio dell’atto e di conseguenza ordinarne la rimozione. 

 

Reddito di cittadinanza e requisito dei 10 anni di residenza: è sufficiente la residenza di fatto

11/2022

Un ricorso presentato come azione civile contro la discriminazione al tribunale del lavoro di Roma contro la revoca del reddito di cittadinanza ad una cittadina rumena residente di fatto in Italia da più di 10 anni ma priva di iscrizione anagrafica decennale.

Il giudice ha valorizzato tutti i documenti allegati (medici, lavorativi, scolastici del figlio, etc) che dimostrano come già dal 2008 la ricorrente fosse presente in modo ininterrotto e continuativo in Italia, confermando che ai fini del requisito di residenza decennale richiesto per il RdC non bisogna intendere l’iscrizione anagrafica ma la residenza di fatto (come precisato anche nelle note del Ministero del Lavoro)

Esenzione ticket inoccupato

02/2017

Il tribunale civile di Roma ha riconosciuto il diritto all’esenzione dal ticket sanitario per una cittadina irakena rifugiata in quanto lo stato di inoccupazione della donna consente di accedere alle prestazione a carattere assistenziale riconosciute per i disoccupati.

E' discriminatoria la rilevazione dattiloscopica a cui solo i cittadini di etnia rom sono sottoposti

05/2013

Il tribunale civile di Roma ha accertato il carattere discriminatorio della ordinanza del PdC e del comportamento della Prefettura e della Questura di Roma che ha sottoposto un cittadino italiano di etnia rom all'identificazione tramite rilievi segnalateci e non tramite esibizione del documento di identità. La scelta è stata effettuata sulla base di una distinzione di tipo etnico, violando la dignità e la riservatezza del ricorrente. 

Diritto all'apertura del conto corrente di base del richiedente asilo privo del permesso di soggiorno

12/2020

Il Tribunale di Roma accerta con decreto inaudita altera parte il diritto all'apertura del conto corrente di base del richiedente asilo anche qualora sprovvisto del permesso di soggiorno ma in possesso della sola ricevuta che attesta la formalizzazione della domanda di asilo quale documento provvisorio di riconoscimento ai sensi dell’art. 4, co. 3, d.lgs. 142/2015. Il Giudice, dunque, ribadisce un importante principio già stabilito con comunicazioni interne dell’ABI e delle Poste Italiane ma nella prassi spesso inapplicato: il rifiuto all’apertura del conto corrente di base ai richiedenti asilo è illegittimo e costituisce discriminazione

Diritto di una rifugiata non iscritta all'anagrafe ad essere ammessa al beneficio dei buoni spesa erogati dal Comune di Roma durante l'emergenza Covid-19 

04/2020

Il Tribunale di Roma accoglie, con decreto inaudita altera parte, la domanda cautelare presentata  da parte di una cittadina nigeriana rifugiata ma non iscritta all'anagrafe comunale ad essere ammessa al beneficio del buono spesa Covid-19. La ricorrente non aveva la residenza in quanto impossibilitata a ritirare materialmente il proprio permesso per rifugiata a causa della temporanea chiusura degli Uffici Immigrazione durante la nota emergenza sanitaria Covid-19 e conseguentemente ad ottenere la residenza presso il Comune di riferimento dove risulta comunque domiciliata.

Discriminatorio il campo "La Barbuta"

05/2015

Il Tribunale Civile di Roma ha riconosciuto il carattere discriminatorio di natura indiretta della complessiva condotta di Roma Capitale nell’assegnazione degli alloggi del villaggio attrezzato La Barbuta, ordinando di conseguenza la cessazione della suddetta condotta nel suo complesso, quale descritta in motivazione, e la rimozione dei relativi effetti

Termine zingaro su manuali ed. Simone

05/2015

Il tribunale civile di Roma dichiara discriminatoria l’associazione del termine “zingaro” alla commissione di reati contro il patrimonio che di fatto diffonde uno stereotipo negativo oltre che un preconcetto razziale privo di fondamento, stigmatizzando la etnia Rom e Sinti con evidente pregiudizio per la vita sociale degli appartenenti ad essa.

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